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domenica 17 marzo 2024

Su longevità e salute non è solo la genetica a contare, ma ancora di più il tuo stile di vita

 Su longevità e salute non è solo la genetica a contare, ma ancora di più il tuo stile di vita

Secondo due esperti di invecchiamento, abbiamo più potere di quanto pensiamo sulla nostra longevità e salute. Quando si parla di longevità e salute, va considerata l'annosa questione della natura contro la cultura: siamo destinati al percorso tracciato dal nostro DNA? Oppure le nostre scelte quotidiane, a partire da cosa mangiamo, come ci muoviamo e a chi permettiamo di causarci stress,  giocano un ruolo più significativo? Un numero crescente di ricerche suggerisce che, mentre la genetica può predisporre a certe malattie, l'adozione di abitudini sane aiuta in alcuni casi a mitigare i rischi, arrivando persino a modificare potenzialmente il modo in cui i nostri geni si esprimono. Esiste in merito uno specifico campo di studio in crescita sul tema della longevità, chiamato epigenetica. Secondo una ricerca del 2016, i fattori genetici contribuiscono solo per il 20-30% alle variazioni osservate nella durata di vita di gemelli identici. Il resto lo fanno lo stile di vita e l e l'ambiente. La maggior parte dei fattori legati alla longevità e alla salute hanno una lettura molto complessa e articolata, afferma Bartek Nogal, PhD, scienziato principale di InsideTracker che sfrutta le analisi del sangue e del DNA per creare piani sanitari personalizzati. Secondo Bartek Nogal, la durata e il benessere della vita non sono dettati da un solo gene, ma da centinaia, migliaia o addirittura milioni di variazioni genetiche diverse. Pertanto, non è così semplice come dire: "Se hai il gene X, avrai la malattia Y". E solo perché si ha una storia familiare di una malattia non significa che la genetica prevarrà, sostiene Gary Small, MD, presidente di psichiatria all'Hackensack Meridian Health, noto per le sue approfondite ricerche sulla salute del cervello. L'attenzione verso questi argomenti ha guadagnato l'attenzione del grande pubblico nel 2022, quando Chris Hemswort   ha rivelato la sua predisposizione genetica all'Alzheimer, caratterizzata da due copie del gene APOE4. Una condizione che colpisce il 2-3% della popolazione e aumenta significativamente il rischio di Alzheimer. Dopo tale rivelazione, Hemsworth ha spostato la sua attenzione su una vita sana, come discusso nel suo show Limitless. Gli studi indicano che la dieta, l'esercizio fisico e la gestione dello stress possono influire sulla nostra salute, alterando potenzialmente l'espressione dei geni associati al rischio di malattie. Il dottor Small ha condotto ricerche sull'Alzheimer per decenni finché, negli anni '90, mentre studiava i pazienti affetti da questa malattia, si è imbattuto in una coppia di gemelli identici dallo stesso corredo genetico. «Uno aveva l'Alzheimer, l'altro no», racconta. «Ed è stato abbastanza sorprendente accorgersi come il gemello che ha sviluppato la malattia avesse uno stile di vita drasticamente diverso (fumo, alcol, una dieta malsana e mancanza di sonno) rispetto a quello che è stato risparmiato dalla malattia». In uno studio più recente condotto presso l'UCLA, il team del dottor Small ha eseguito scansioni cerebrali di persone con un rischio genetico maggiore di Alzheimer e ha scoperto che chi non lo aveva conduceva uno stile di vita sano, definito dallo studio come un indice di massa corporea più basso, un tasso maggiore di esercizio fisico e dieta mediterranea.


Molte volte, nell'assistenza sanitaria tradizionale, le condizioni vengono individuate solo quando i sintomi sono già presenti. La buona notizia è che, grazie ad app quali 
InsideTracker, cliniche per la longevità e scansioni dell'intero corpo come Prenuvo, approvata da Kim Kardashian, abbiamo un accesso mai avuto a informazioni personalizzate sulla salute. I test preventivi possono individuare potenziali condizioni prima che diventino un problema. «È importante sapere in quali condizioni ci si trova», osserva Nogal. «Guarda senza timore anche i tuoi risultati negativi e considerali come opportunità per migliorare». Inoltre, questa conoscenza può essere un salvavita se si soffre di una condizione come il colesterolo alto o la pressione alta. «L'assunzione del farmaco giusto può fare una grande differenza nell'aspettativa di vita», rammenta il dottor Small.

Se da un lato queste informazioni possono essere utili per la maggior parte delle persone, dall'altro ci sono anche effetti negativi, avverte la dottoressa Small. Un sovraccarico di notizie può causare ansia, soprattutto se non si ha a disposizione un esperto per interpretare i risultati del test. Se ti sottoponi a un test preventivo sulla salute o al test del DNA, devi essere preparato ad alcuni risultati indesiderati. «Parlane con il tuo medico per sapere se il test ha senso e ascolta le sue spiegazioni», raccomanda il Dr. Small. Poi chiediti se e come le informazioni ti saranno utili. Cambierai il tuo percorso terapeutico o modificherai lo stile di vita? «È difficile cambiare le proprie abitudini», sottolinea il Dr. Small. Gli interventi sullo stile di vita richiedono grande disciplina.

La genetica gioca un ruolo incredibilmente importante sul modo in cui viviamo e sulle malattie croniche a cui possiamo andare incontro. Tuttavia, sembra che l'esercizio fisico, la stimolazione mentale, la gestione dello stress, il sonno e l'alimentazione possano contribuire a ridurre tali rischi. Entrambi gli esperti sottolineano anche l'importanza dei legami sociali nel promuovere una vita più lunga e in salute. Se non riconosciamo appieno il ruolo delle nostre azioni, però, è meno probabile impegnarsi in comportamenti utili alla salute e alla nostra longevità. Perciò, la migliore scommessa per "battere la genetica" è assumere buone abitudini e rispettarle quotidianamente; in caso di dubbio, rivolgiti a un medico che saprà guidarti sulla strada giusta con la sua esperienza.

(FONTE: https://www.gq.com/story/genetics-and-longevity)

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